Not known Facts About sequestro penale
Not known Facts About sequestro penale
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Al contrario, secondo una diversa opzione esegetica, l’esigenza di scongiurare ingiustificate compressioni del diritto di proprietà e della libertà di iniziativa economica – entrambi costituzionalmente garantiti – imporrebbe al giudice l’onere di precisare, anche nell’ipotesi contemplata dall’art. 321, comma 2, c.p.p., i profili di pericolosità sussistenti nel caso concreto.
Ebbene, in ipotesi analoga a quella presente, in caso di sequestro preventivo intervenuto successivamente alla dichiarazione di fallimento e, anzi, ancor più precisamente, sul conto corrente della procedura fallimentare stessa, come rilevato dalla stessa Corte di Cassazione, la “
Qualora il prezzo o il profitto c.d. accrescitivo derivante dal reato sia costituito da denaro, la confisca delle somme di cui il soggetto abbia comunque la disponibilità, deve, essere qualificata occur confisca diretta e, in considerazione della natura fungibile del bene, destinato a confondersi con le altre disponibilità economiche del reo, non necessita della prova del nesso di derivazione diretta tra la somma materialmente oggetto della ablazione e il reato (SU, 31617/2015).
È abnorme il provvedimento con il quale il g.i.p.investito di una richiesta di revoca di sequestro preventivo avente ad oggetto una pluralità di beni, rimessi gli atti al P.M. perché decida sulla restituzione di alcuni di essi, si riservi la decisione sulla destinazione dei restanti all’esito di accertamenti della polizia giudiziaria delegata dallo stesso giudice, verificandosi in tal caso una stasi ed una regressione del procedimento in palese violazione dell’art.
Una volta emesso, il decreto di sequestro preventivo viene notificato alla banca dove è acceso il conto corrente e al titolare del conto. La banca è quindi tenuta a bloccare immediatamente il conto corrente, impedendo qualsiasi operazione di prelievo o trasferimento di denaro.
arrive facoltativa ovvero obbligatoria. E ciò, poiché mancano, anzitutto, criteri univoci, utili a stabilire in through generale quando ricorra l’una o l’altra ipotesi, giacché la relativa distinzione risulta sempre più dipendente dalla mera scelta del legislatore in merito alle categorie di reati cui ricollegarle, con la conseguente impossibilità di elaborare «una “dogmatica” della confisca»[twelve].
“allargato”, che finisce per coincidere sostanzialmente con il presupposto dei gravi indizi di responsabilità dell’ente, al pari di quanto accade for each l’emanazione delle misure cautelari interdittive.
p. – l’avverbio “altresì”, il quale riveste la funzione di evidenziare, anche a livello sintattico, l’autonomia tra le owing tipologie di sequestro preventivo; tale da legittimare un diverso apparato giustificativo, cui ancorare il relativo provvedimento sotto il profilo delle esigenze cautelari.
Avvocato civilista, si occupa principalmente di recupero crediti corporate, crisi d'impresa e Diritto del lavoro. Già dottore di ricerca in Diritto comparato internazionale presso la seconda Università degli Studi di Napoli.
In tema di responsabilità degli enti, in presenza di reati di truffa una declaratoria di prescrizione del reato presupposto, il giudice, ai sensi dell’artwork.
In tal caso, infatti, tutti i poteri di gestione appartengono all’amministratore giudiziario mentre l’organo di amministrazione volontaria, come avviene nel caso di fallimento, è in una posizione di sostanziale quiescenza for every cui l’azione, astrattamente esperibile, risulterà difficilmente fondata. Il problema potrebbe porsi, in concreto, solo nel caso in cui l’amministratore volontario si ingerisca nella gestione dell’amministratore giudiziario, assumendo il contegno di un amministratore giudiziario “di fatto”. In quest’ultimo caso la legittimazione del curatore ad esperire l’azione di responsabilità va tuttavia esclusa potendo, detta condotta, essere rilevata solo dal giudice.
In questa prospettiva, gli obblighi gravanti sull’amministratore giudiziario ricalcano, quanto a contenuto, quelli incombenti sull’amministratore della società, che è spogliato di ogni funzione for every il periodo della custodia.
In tema di sequestro preventivo, ai fini della configurabilità del “periculum in mora” è necessario che il bene oggetto della misura cautelare presenti un’intrinseca, specifica e strutturale strumentalità rispetto ai reati commessi ovvero a quelli di cui si paventa la realizzazione, in modo che l’individuato legame non sia meramente occasionale ed episodico, bensì abitualmente protratto nel tempo e tipicamente indicativo delle modalità di realizzazione dell’attività illecita ipotizzata.
Sicché, sottratti agli amministratori i poteri di gestione dell’azienda e dei beni relativi, residuano in capo ai medesimi i poteri inerenti all’organizzazione dell’ente-persona giuridica in quanto tale, in cui rientra la convocazione dell’assemblea for every l’approvazione del bilancio. [ LEGGI TUTTO ]
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